Le distrofie corneali sono un gruppo di malattie degenerative non infiammatorie che colpiscono la cornea, la membrana trasparente che ricopre la parte anteriore dell’occhio.

Queste malattie possono essere ereditarie o acquisite e causano una progressiva alterazione della struttura della cornea, che può portare a una riduzione della vista variabile in gravità.

Esistono diverse tipologie di distrofie corneali, classificate in base alla parte della cornea interessata e al meccanismo patogenetico.

Tra le più comuni troviamo:

  • Distrofie epiteliali: Colpiscono lo strato più superficiale della cornea, l’epitelio. Le più diffuse sono la distrofia di Meesmann e la distrofia a “mappa, punti e tracce” di Cogan.
  • Distrofie stromali: Interessano lo stroma, lo strato più spesso della cornea. Tra queste, la distrofia di Reis-Bücklers e la distrofia di Thiel-Behnke.
  • Distrofie endoteliali: Colpiscono l’endotelio, lo strato più interno della cornea. La più comune è la distrofia di Fuchs.

Sintomi:

I sintomi delle distrofie corneali variano a seconda del tipo e della gravità della malattia.

I sintomi più comuni includono:

  • Riduzione della vista: Può essere graduale o improvvisa e manifestarsi come visione offuscata, annebbiata o distorta.
  • Dolore oculare: Può essere acuto o persistente e peggiorare con la luce intensa.
  • Fotofobia (sensibilità alla luce).
  • Lacrimazione eccessiva.
  • Arrossamento oculare.
  • Blefarospasmo (chiusura involontaria delle palpebre).
  • Perdita della sensibilità corneale.

Diagnosi:

La diagnosi delle distrofie corneali viene effettuata da un oculista durante un esame oculistico completo.

L’oculista valuterà i sintomi, esaminerà l’occhio con diverse lampade e strumenti e può richiedere esami specifici, come:

  • Esame del film lacrimale: Valuta la qualità e la quantità delle lacrime.
  • Topografia corneale: Crea una mappa dettagliata della superficie corneale.
  • Pachimetria corneale: Misura lo spessore della cornea.
  • Confocale corneale: Permette di osservare in dettaglio la struttura della cornea.
  • Esami genetici: Per le distrofie ereditarie, possono essere utili per identificare la mutazione genetica responsabile della malattia.

Trattamento:

Il trattamento per le distrofie corneali dipende dal tipo e dalla gravità della malattia.

Non esiste una cura definitiva per la maggior parte delle distrofie corneali, ma i trattamenti mirano a rallentare la progressione della malattia, alleviare i sintomi e preservare la vista residua.

Le opzioni di trattamento possono includere:

  • Lacrime artificiali: Per idratare la cornea e ridurre il fastidio.
  • Lenti a contatto: Per migliorare la vista e proteggere la cornea.
  • Interventi chirurgici: In alcuni casi gravi, possono essere necessari interventi chirurgici, come il trapianto di cornea.

Prognosi:

La prognosi delle distrofie corneali è variabile e dipende dal tipo e dalla gravità della malattia.

Alcune distrofie corneali possono essere lievi e non causare una significativa perdita della vista, mentre altre possono essere progressive e portare a cecità se non trattate.

È importante ricordare che questa è solo una panoramica generale delle distrofie corneali.

Per maggiori informazioni, è sempre consigliabile consultare un medico oculista per una valutazione personalizzata e un piano di trattamento adeguato.